“Se poi me ne pento?” di Laura C.

Titolo: Se poi me ne pento?

Sottotitolo: La mia vita a trent’anni

Autore: Laura C.

Casa editrice: Self pubblishing

Data di uscita: 20 ottobre 2020

Genere: Autobiografico

Sottogeneri: rosa, umoristico, psicologico

Pagine: 300

Link Amazon: https://amzn.to/3rti4Dl

Sinossi

Laura ha trent’anni e conduce un’esistenza al limite dell’isolamento. Ha deciso che vuole una vita – e non solo un lavoro – senza contatto con il “pubblico”. Redige articoli in smart working e ama scrivere romanzi, ma ultimamente preferisce contemplare i suoi libri sugli inetti. Le convenzioni sociali la soffocano, l’ansia è la sua peggior nemica, una massa fluttuante che le ripete con voce stridula: “Sei una nullità!”. Nelle sue memorie echeggia il mito degli anni ‘90, il periodo spensierato. Durante la giornata, trae beneficio dall’ascoltare i brani del suo cantautore preferito, Geb, un amore platonico; tanto quello tangibile l’ha solo delusa. Punto di riferimento è la sua mamma premurosa, ma è tempo per Laura di badare a se stessa e al nuovo appartamento.

Esce solo il sabato per fare la spesa, portandosi dietro quello che la sua migliore amica definisce “il carrello da vecchia”. Ginevra, infatti, prova a rigettarla nella mondanità, ma Laura è un’estimatrice di outfit come pigiami ingombranti e pantofole di peluche, insofferente alle discoteche. Si sente goffa, pensa di aprire un canale YouTube per diffondere i migliori tutorial su “Come fare tutto male”, mentre rigetta l’aggressività che riscontra nei social network.

Di ritorno da una spedizione al supermercato, durante la quale ha comprato uno spray anti-insetti al posto del deodorante, si imbatte in una visione… Un ragazzo biondo, dagli occhi blu, un angelo custode sceso in Terra: è Geb! Ma no, quel tipo magari gli assomiglia, infatti si presenta come uno psicologo e le propone una terapia a punti che dovrebbe consentirle di ritrovare se stessa e un sano equilibrio. Potrà anche aggiudicarsi il premio in palio per i pazienti guariti: un viaggio a caccia dell’aurora boreale! Dopo la proposta, il “finto” Geb (come Laura lo definisce) si aggiudica una strigliata, ma continuerà a insistere e lei finirà con l’intraprendere il percorso.

Partecipare alla vita, mitigare le sofferenze, trovare la serenità, magari anche l’amore, sono bugie peggiori della gomma blu che cancella la penna o traguardi realmente conseguibili?

Recensione

Bentornati readers, oggi vi parlo di “Se poi me ne pento”.
È la storia di Laura, una trentenne esiliata da ogni forma di socialità ed evita in ogni modo possibile qualunque contatto con il mondo esterno. Trascorre le sue giornate tra articoli di vita e romanzi, vestita solo con pigiami e pantofole di ogni tipo; l’unico giorno della settimana in cui concede uno spiraglio di luce al proprio viso è il sabato, giorno in cui la protagonista si reca al supermercato, accompagnata dal suo “carrello da vecchia” per rifornirsi di cibo sufficiente per l’intera settimana.

"Avevo sempre amato la musica, il potere era magico. Un po' come la scrittura , mi trascinava in una dimensione nuova in cui isolarsi e parlare a sé stessi; raccogliere emozioni , desideri , pensieri."

A spronare Laura c’è la sua amica di sempre, Ginevra, che proverà di trascinarla fuori dalla propria “tana”.
Laura riesce a dare un senso armonioso alle proprie giornata solo attraverso la musica, unicamente con il suo autore preferito, Geb. Il suo eterno amore platonico! Certo, dopo i risultati di quello tangibile, non c’è tanto da meravigliarsi. Attorno ad esso si celeranno molti misteri, come l’incontro casuale con un ragazzo molto simile al cantante, occhi blu, biondo , alto …dunque un vero e proprio angelo custode sceso sulla Terra, che giocherà un ruolo importante nella vita di Laura, anche a livello amoroso.

"«Io ti seguirei, sarebbe divertente» udii alle mie spalle mentre cercavo la chiave del portone.
Mi voltai.
Nello scorgere il mio interlocutore mollai il carrello, che piombò a terra cospargendo la spesa. Rimasi come ipnotizzata, le labbra spalancate e gli occhi increduli. Dinanzi al mio sguardo se ne stava proprio lui: Geb, il mio cantautore preferito, il ragazzo dagli occhi blu con la faccia pulita, il chitarrista appassionato, la voce di quei versi che sentivo così miei. Non era possibile. Si trattava senza dubbio di un sosia."

Ovviamente Laura ha molto su cui lavorare nella sua vita e niente sarà facile, perché alcune perdite è difficile da superarle.
Ci riuscirà la nostra protagonista? Lo scoprirete solo leggendo “Se poi me ne pento”!

Il Mio Pensiero

Sicuramente “Se poi me ne pento” lascerà un’idea diversa in ognuno di noi ma credo che la stesura e le emozioni che ne vengono fuori sono davvero uniche! Cominciando dai temi trattati, l’isolamento , la ricerca continua di spazi congrui ai nostri dolori, alle nostre perdite e forse si, anche alla nostra esistenza, possono essere incompresi, visti come una forma di follia . Se a tutto ciò aggiungiamo i vari cambi di casa che ha dovuto sopportare Laura e dunque della continua ricerca di un posto “suo”, possiamo immaginare il turbamento che abbia destato in essa.

Bisogna però considerare che lo spirito combattente potrebbe non essere lo stesso anzi, sicuramente cambia in ognuno di noi, motivo per il quale non ci vedo follia nelle azioni di Laura ma bensì una richiesta di aiuto tra le righe.
Fortunatamente la sua amica Ginevra, giocherà un ruolo di non poca importanza in questo. Il tema dell’amore platonico, il quale viene attribuito al cantante “Geb” lascia travisare come la protagonista cerchi disperatamente di far fronte alla delusione dell’amore tangibile.

E diciamocela tutta, a chi non è mai successo, anche in età giovane di costruire un mito, un idolo al quale far riferimento ogni volta che si pensi all’amore, quello vero e giusto per noi?!?
L’incontro con questo “finto Geb” desterà un mix di emozioni nella vita di Laura e servirà a tanto, per lei, per la sua vita, per i suoi spazi e per le sue abitudini.
Sarà forse vero che la musica e tutto ciò che si cela in essa salvi qualche vita dal baratro?

La lettura è stata scorrevole e fluida, un romanzo che ti cattura a ogni pagina fino a che non arrivi alla fine.

Ringrazio infinitamente l’autrice per avermi dato l’occasione di leggere “Se poi me ne pento”.
Noi ci vediamo presto!
*Teresina*